Logbook

In questa pagina riporto alcune cronache ed eventi, piccoli o grandi, lieti o meno, legati alla mia attività.

Per dirvi qualcosa in più di me


E' da poco uscita questa bella e interessante Guida curiosa ai luoghi insoliti di Venezia. Originale l'idea di raccontare la storia della Città a partire dall'importanza che arti e professioni hanno avuto nella vita economica e sociale della Serenissima. 

Un sentito grazie all'autrice, Irene Galifi, per aver ritenuto la mia mia bottega, L'angolo d'oro, meritevole di essere indicata tra i luoghi di interesse.

Un' altro piccolo grande riconoscimento di cui sono lusingato e vado un po' fiero. Ma, aldilà di questo, credo che Guida curiosa ai luoghi insoliti di Venezia sia un libro da consigliare vivamente a chi, residente veneziano di lunga data oppure "foresto", ami sinceramente Venezia e desideri conoscerne anche aspetti e vicende minori,  che si rivelano in ogni caso preziosi storicamente e appassionanti.

Buona lettura.Enrico


Cliccando sull'immagine verrete inviati alla pagina di riferimento dell'editore, che per correttezza informo non avere alcuna relazione con il mio sito. 

Editore al quale,  in ogni caso, spero non dispiaccia questo mio suggerimento di lettura

 

  Dicembre 2022

Desidero augurare a tutti un sereno Natale e che l'anno in arrivo sia generoso di momenti piacevoli e lieti, magari da celebrare con l'acquisto di un piccolo prezioso per fissarne nel tempo il ricordo. In ogni caso un caro abbraccio, e un grazie a chi segue le pagine della mia bottega e a chi l'ha scelta come "atelier" di riferimento. Viva l'arte orafa veneziana, viva l'artigianato, e vive la vie!
Buone Feste, Enrico

Una sorpresa piacevole

 Gentilmente una mia cliente di recente mi ha  portato una copia di questa rivista francese che qualche tempo dedicò un bel servizio all'artigianato e ad alcune attività in particolare, tra cui la mia. Avevo scordato il piccolo servizio fotografico effettuato a suo tempo all'Angolo d'oro. Nonostante non mi veda in un' espressione particolarmente seducente, mi ha fatto piacere vedere quel servizio e, confesso, ritrovarmi in quelle pagine, ma a volte mi chiedo se anche nella mia città, e soprattutto tra chi la regge, ci siano abbastanza sensibilità e consapevolezza di quanto valgano la nostra tradizione artigianale/artistica e i favolosi saperi che per secoli gli homo faber veneziani si sono tramandati. Non la so la risposta, ma so e posso testimoniare che la fuori, nel mondo, più di qualcuno ancora ci apprezza e, se posso dire così, un po' ci ama


                         Intervistato a distanza da Radio news 24, che ringrazio

                                                     Tutti con mascherina, severo ma giusto

Aprile  2020

Lungi dal piagnucolìo, dopo settimane di confino tra le mura di casa devo dire che un po' mi mancano le strade della mia città, la mia bottega e quel cantuccio di Venezia dove alloggia L'angolo d'oro. E mi manca quella veduta, dal mio banco di lavoro, del ponte in cui da sempre noto soffermarsi viandanti di ogni genere che non resistono all'idea di ritrarre con foto, pennelli e quant'altro, quel piccolo, remoto scorcio di città che la posizione offre. O facendosi ritrarre a loro volta.
Evidentemente è un piccolo fenomeno che avviene da lungo tempo, almeno un secolo. Una sera, navigando tra le pagine del probabilmente più ricco e prestigioso database di internet, la Library of Congress of America, vi ho trovato conservata una fotografia risalente alla fine del diciannovesimo secolo che ritrae proprio il rio di San Stin visto dal "mio" ponte. Insomma, questo è un luogo, se così posso dire, storicamente, silenziosamente famoso. E io ne ho le prove. Eccole.                                                                                                           


       Q

 

Novembre 2019, "Acqua granda"

12 Novembre, sera, l'alta marea raggiunge un livello eccezionale e per la prima volta da quando sono in questi locali l'acqua entra, e bagna, insudicia e danneggia tutto ciò che si trova a livello del pavimento. Ahimé non poche cose, perché sfortuna volle che proprio in quei giorni  la maggior parte dei documenti, dei libri, il portatile e quant'altro si trovassero per terra, in contenitori improvvisati, in attesa di essere sistemati nel nuovo mobile, ordinato da settimane. Il vecchio mobile era stato portato via pochi giorni prima. Mannaggia.

Sono stati giorni di danni e disagi, per me come per tutta la città; anzi, confesso che posso dirmi perfino fortunato rispetto a famiglie, colleghi, operatori che hanno avuto un livello d'acqua assai maggiore dentro casa o in negozio. In ogni caso la città è stata mossa da un ammirevole slancio solidale in quei giorni;  lodevole l'opera di aiuto e volontariato da parte un piccolo esercito di ragazzi e studenti, spontaneamente organizzati per portare soccorso, così come da alcuni fabbri, elettricisti, idraulici e così via. Un grazie a chi mi ha offerto il proprio sostegno, e un plauso alla mia città, che nonostante queste difficoltà sopravvive e ogni volta riparte.  

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Carnevale prima del covid


Agosto 2019
Complimenti che ovviamente fanno piacere, e alimentano un po' di passeggera vanità.


Natale 2018 
Chicca (mia moglie) ed io




Febbraio 2018

Intervista andata in onda sulle frequenze FM di Radio Venezia e pubblicata sui Social dell'importante emittente veneziana

                                



Novembre 2017, una cartolina assai gradita

Confesso che ne sono un po' stupito anch'io, piacevolmente. Stupito che un ragazzino davvero molto giovane di Bruxelles, per la sua prima visita a Venezia, oltre visitare le varie mostre presenti in città, esprima il desiderio di entrare in una bottega orafa per conoscere da vicino quanto più posssibile del nostro mestiere.
Così, grazie alla zia, una cara persona che conosco, è arrivato fino a me e insieme abbiamo chicchierato di arte orafa, dei suoi gusti e dei miei; e gli ho mostrato alcuni esempi di oggetti finiti e di come e perché eseguo in un certo modo, facendogli anche vedere, nel rispetto della sua sicurezza, alcune operazioni di base del mio lavoro.
Una cosa che mi ha fatto veramente piacere. Mi sono ricordato della prima volta cheentrai in un laboratorio e la sensazione di meraviglia che mi colse, e che un po' ho visto nel suoi occhi. E mi ha fatto un grande piacere trovare, alcuni giorni dopo, infilato sotto i battenti del negozio, questo delizioso bigliettino di ringraziamento. Che poi, carissimo giovane amico, per l'interesse che hai dimostrato e per i tuoi modi gentili, sono davvero io che voglio ringraziare te. Enrico



 
 
 

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