Qualche cenno su di me e sul mio mestiere

Esiste una via a Venezia, esattamente nel cuore topografico della città,  ai piedi del Ponte di Rialto, che si chiama "ruga dei oresi". In veneziano significa strada degli orefici. Si trova li da secoli e, se questo posto potesse parlare, racconterebbe la vita e le opere di generazioni di orafi/gioiellieri che in quel luogo hanno creato meraviglie apprezzate in tutto il mondo

Proprio in una bottega di Rialto ho mosso i miei primi passi in questo mestiere. Dapprima osservando il paziente lavoro di Elio e Adolfo, due artisti nelle cui mani risiedevano il sapere e il gusto tramandatisi nel tempo da generazioni di maestri orafi veneziani; in seguito mettendomi all'opera direttamente, sorvegliato quasi in un'amichevole rivalità tra di loro, dalle severe e benevole attenzioni dei due tutori


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Veduta del Campo di Rialto; sullo sfondo a sinistra la "Ruga dei Oresi" (via degli orefici), e la fitta fila di botteghe orafe.
Dipinto di Antonio Canal, detto Il Canaletto, 1750 circa.
Canaletto [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons

Ora sono passati molti anni da quando ho iniziato in questo mestiere, e da molti anni lavoro in proprio. La mia bottega si trova nella zona dei Frari (ad un passo dall'omonima splendida basilica), area di grandi bellezze architettoniche e fino a non molto tempo fa luogo che concentrava molte pregiate botteghe artigiane. Alcune tuttora sopravvivono; la mia è tra queste, se mi perdonate un po' di immodestia.
Anche se tempi non sono facili, questa ormai è la mia strada; faticosa e sofferta a volte, tuttora entusiasmante. Una strada aperta e percorsa nel tempo, a Venezia, da artigiani orafi che avevano mani raffinate e menti visionarie, dei cui segreti e capacità oso pensare di essere, almeno in parte, erede. Loro sono i giganti sulle cui spalle, nel mio piccolo, idealmente sto seduto quando sono all'opera al mio banco.

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Enrico